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Riforma Fiscale: Cambiamenti Importanti per la Detrazione dell'Iva



Nel panorama delle riforme fiscali, una delle modifiche più significative riguarda la detrazione dell'IVA e i tempi correlati alla ricezione e registrazione delle fatture. La recente delega al Governo per la riforma fiscale prevede un ampio spettro di cambiamenti, tra cui la detrazione dell'IVA esigibile "nell'anno precedente a quello di ricezione della fattura", ma entro i termini stabiliti dalla dichiarazione relativa all'anno in cui la fattura è stata effettivamente ricevuta.

Il fulcro di questa riforma è la modifica all'articolo 1 del Dpr 100/1998, il quale attualmente non consente l'applicazione della regola di detrazione dell'IVA a cavallo d'anno. In altre parole, le fatture che arrivano nell'anno successivo rispetto all'esigibilità o all'effettuazione dell'operazione non possono usufruire di questa regola. Tuttavia, la nuova riforma mira a superare questa limitazione e a semplificare il processo di detrazione dell'IVA.

Il requisito fondamentale per ottenere la detrazione dell'IVA è la presenza di un "duplice requisito". In primo luogo, l'IVA deve essere "esigibile", il che implica che l'operazione debba essere effettuata secondo le disposizioni dell'articolo 6 del Dpr 633/1972. In secondo luogo, è necessario possedere la fattura stessa, come specificato nella circolare 1/E/2018.

Uno dei punti chiave della riforma è la possibilità di detrarre l'IVA nei casi di liquidazioni periodiche "infrannuali", ovvero in mesi diversi da dicembre. In questi mesi, sarà possibile detrarre anche l'IVA relativa ai documenti di acquisto ricevuti e annotati entro il 15 del mese successivo a quello in cui è stata effettuata l'operazione. Questo meccanismo di detrazione si applicherà anche alle fatture differite che riportano una data fattura compresa tra il 1° e il 15 del mese successivo.

Tuttavia, un punto di disaccordo emerso riguarda l'applicabilità di questa agevolazione alle fatture a cavallo d'anno, ossia alle fatture relative ad operazioni effettuate nell'anno precedente. Attualmente, questa agevolazione non è estesa a tali fatture, indipendentemente dal fatto che siano immediate o differite. Inoltre, non sarà possibile detrarre l'IVA per le fatture relative ad operazioni effettuate nel 2022 ma ricevute nel 2023, nel caso in cui la ricezione avvenga entro 12 giorni dall'operazione per le fatture immediate o entro il 15 gennaio 2023 per le fatture differite.

La riforma fiscale prevede di risolvere questo problema consentendo la detrazione dell'IVA delle fatture con esigibilità di dicembre, ma ricevute e registrate dal 1° al 15 gennaio dell'anno successivo. Questo cambierà radicalmente l'approccio alla detrazione dell'IVA, eliminando la corsa frenetica alla fine dell'anno per ottenere le fatture entro il 31 dicembre.

Tuttavia, anche dopo l'attuazione di questa riforma, rimarrà fondamentale garantire la detrazione in dichiarazione annuale IVA per le fatture che rispettano il "duplice requisito" ma che non sono state registrate entro il 15 gennaio dell'anno successivo. Questo potrebbe accadere per vari motivi, come dimenticanze o contestazioni, ma sarà ancora possibile registrare queste fatture entro il termine di invio del modello annuale IVA, secondo le indicazioni delle autorità fiscali.

In conclusione, la riforma fiscale apporterà importanti cambiamenti al processo di detrazione dell'IVA, semplificando i tempi e consentendo una maggiore flessibilità per le imprese nell'ottenere questa agevolazione. Tuttavia, è fondamentale rimanere informati sulle disposizioni specifiche e seguire le linee guida fornite dalle autorità fiscali per assicurarsi di ottenere correttamente le detrazioni dell'IVA.

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