A partire dal 1° settembre 2024, entrerà in vigore una nuova normativa fiscale che modificherà le regole relative all’autofatturazione. Questa novità è stata introdotta dal decreto legislativo di revisione delle sanzioni.
Cosa cambia?
Secondo la nuova normativa, l’acquirente che non riceve una fattura regolare e tempestiva dal fornitore non sarà più tenuto all’emissione dell’autofattura. Questo rappresenta un cambiamento significativo rispetto alla prassi attuale, che prevede l’obbligo per l’acquirente di emettere un’autofattura nel caso in cui il fornitore non fornisca una fattura entro un determinato periodo di tempo.
Implicazioni per le imprese
Questa modifica alla legge potrebbe avere un impatto significativo sulle operazioni quotidiane delle imprese. Potrebbe ridurre il carico amministrativo per gli acquirenti, eliminando la necessità di monitorare e seguire le fatture mancanti. Tuttavia, potrebbe anche comportare una maggiore responsabilità per i fornitori, che dovranno assicurarsi di emettere fatture in modo tempestivo e accurato.
Sanzioni previste per i fornitori
In Italia, le sanzioni per i fornitori che non emettono fatture tempestive sono piuttosto severe. Se un titolare di partita IVA non emette la fattura, può incorrere in una sanzione che va dal 90% al 180% dell’imponibile che si sarebbe altrimenti pagato se la fattura fosse stata regolarmente emessa123.
Inoltre, se una fattura elettronica viene emessa o inviata in ritardo, sono previste sanzioni che vanno dal 90% al 180% dell’Iva applicabile sull’importo non fatturato. Il importo minimo della sanzione è di 500 euro.
La revisione delle sanzioni e l’introduzione di questa nuova normativa rappresentano un passo importante verso la semplificazione del sistema fiscale. Tuttavia, come per qualsiasi cambiamento legislativo, sarà importante per le imprese comprendere appieno le implicazioni di questa nuova regola e adattare le loro pratiche di fatturazione di conseguenza.
Ricordiamo che queste modifiche entreranno in vigore a partire dal 1° settembre 2024. Pertanto, le imprese avranno tempo per prepararsi e adattarsi a queste nuove regole.
Commenti
Posta un commento