La Certificazione Unica (CU) rappresenta un documento cruciale per i contribuenti italiani nel processo di dichiarazione dei redditi. Si tratta di un'attestazione fornita dal datore di lavoro o da altri enti erogatori di reddito, che riporta in modo dettagliato tutte le informazioni relative ai redditi percepiti nel corso dell'anno precedente.
Questa certificazione, introdotta nel 2015 come parte della semplificazione del sistema fiscale italiano, unifica diverse tipologie di certificazioni che in passato erano rilasciate separatamente. La CU aggrega informazioni fondamentali come i redditi da lavoro dipendente, quelli da lavoro autonomo, i compensi percepiti da collaborazioni occasionali, i redditi fondiari, le provvigioni, le indennità, i compensi percepiti da prestazioni occasionali, nonché le ritenute fiscali subite e le contribuzioni previdenziali versate.
Questo strumento è di estrema importanza per il contribuente, in quanto costituisce la base per compilare la propria dichiarazione dei redditi in modo corretto e completo. La CU fornisce una panoramica dettagliata dei redditi percepiti e delle relative trattenute fiscali e contributive, facilitando così il calcolo dell'imposta sul reddito da versare o da restituire.
Per il datore di lavoro o l'ente erogatore di reddito, rappresenta un obbligo formale, il cui mancato rilascio o la compilazione inaccurata possono comportare sanzioni da parte dell'Agenzia delle Entrate.
Con l'aggiornamento 2024, è stato introdotto un nuovo controllo bloccante relativo al campo AU001001 "Causale", rendendo in tal modo sempre obbligatoria la sua compilazione in presenza di somme certificate.
In caso di scarto della CU a causa della "Causale mancante" sarà necessario quindi controllare che il campo "Causale" sia sempre compilato.

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