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Intrastat verso l’addio: dal 2030 si passa al nuovo sistema di comunicazione digitale DRR

 


Grandi cambiamenti in arrivo per le imprese che operano negli scambi intracomunitari: a partire dal 1° luglio 2030, l’obbligo di presentazione dei modelli Intrastat a fini fiscali sarà ufficialmente abolito. Al loro posto entrerà in vigore un sistema completamente digitale, strutturato attorno ai nuovi Digital Reporting Requirements (DRR), parte integrante del pacchetto normativo europeo noto come VIDA (VAT in the Digital Age).

Cosa cambia concretamente?

Il sistema Intrastat, introdotto negli anni '90, ha rappresentato per lungo tempo lo strumento principale per il monitoraggio delle operazioni di scambio di beni e servizi all’interno dell’Unione europea, con finalità sia fiscali che statistiche. Tuttavia, l’evoluzione digitale e le crescenti esigenze di contrasto alle frodi fiscali hanno spinto l’UE a rivedere questo modello.

Con l’entrata in vigore della direttiva 2025/516, gli attuali elenchi riepilogativi Intrastat a fini fiscali saranno sostituiti da comunicazioni digitali transazione per transazione, più dettagliate e tempestive, da inviare secondo formati standardizzati (UBL e CII), già previsti anche per la futura fatturazione elettronica intraunionale.

Intrastat statistico: resta in vita

Importante precisare che questa novità riguarda esclusivamente gli Intrastat con finalità fiscali. I modelli utilizzati per fini statistici continueranno a essere richiesti, come stabilito dal regolamento UE 2021/1704, che integra le disposizioni contenute nel regolamento 2019/2152.

Quali vantaggi offre il nuovo sistema DRR?

La digitalizzazione delle comunicazioni porterà con sé diversi benefici:

- Maggiore tempestività nella trasmissione delle informazioni;

- Contenuti più ricchi, con l’introduzione di dati aggiuntivi come le coordinate bancarie;

- Maggiore tracciabilità delle operazioni e dei flussi finanziari;

- Maggiore interoperabilità tra i sistemi dei diversi Stati membri;

- Riduzione del rischio di frodi IVA, grazie a uno scambio di dati più efficiente tra le autorità fiscali.

Le modalità operative saranno disciplinate dal regolamento UE 2025/517, che definisce anche le regole di cooperazione amministrativa tra i Paesi membri, inclusa l’integrazione dei dati con quelli doganali e di pagamento.

Accesso controllato e sicurezza dei dati

Un altro aspetto rilevante del nuovo sistema riguarda la gestione centralizzata del VIES (sistema di scambio di informazioni IVA): solo funzionari autorizzati avranno accesso ai dati, nell’ottica di rafforzare i controlli e tutelare la riservatezza delle informazioni sensibili.

Il passaggio dal sistema Intrastat al DRR segna un importante passo avanti nel processo di digitalizzazione fiscale europea. Le imprese dovranno prepararsi con anticipo a questo cambiamento, adottando strumenti adeguati e aggiornando i propri processi interni per essere pronte all’appuntamento del luglio 2030. Un’evoluzione che, se ben gestita, potrà semplificare la vita degli operatori economici e rafforzare la fiducia nel mercato unico europeo.

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