L'avvento delle piattaforme social ha portato con sé una serie di questioni, tra cui quelle di natura fiscale, che stanno diventando sempre più rilevanti nel contesto digitale. Tra queste questioni, spicca il caso della sentenza della Corte di Giustizia UE nella causa C-695/20 del 28.2.2023, che riguarda l'applicazione dell'articolo 9-bis del Regolamento UE 282/2011 nella gestione della piattaforma OnlyFans da parte della società inglese Fenix.
OnlyFans è una piattaforma che si rivolge a utenti in tutto il mondo, suddivisi principalmente in due categorie: i creatori e i fan. I creatori sono coloro che caricano contenuti (come fotografie e filmati) nei loro profili, mentre i fan possono accedere a tali contenuti mediante il pagamento di una somma, sia ad hoc che tramite abbonamento periodico.
La questione fiscale principale riguarda la gestione dei flussi di pagamento. OnlyFans si occupa della riscossione e della distribuzione dei pagamenti effettuati dai fan, trattenendo un importo pari al 20% delle somme versate, e attribuendo il restante 80% ai creatori. Tuttavia, l'Amministrazione finanziaria britannica sostiene che Fenix dovrebbe assoggettare all'IVA l'intero importo incassato, non solo la sua provvigione del 20%.
Secondo l'interpretazione dell'articolo 9-bis del Regolamento UE 282/2011, un intermediario che agisce in nome proprio, anche se per conto di terzi, è considerato soggetto passivo per l'IVA per l'intero importo incassato. Questa presunzione assoluta si applica anche nel caso di piattaforme digitali come OnlyFans, dove Fenix fornisce non solo la piattaforma, ma anche il dispositivo per le transazioni finanziarie e gestisce la riscossione e la distribuzione dei pagamenti.
La complessità della fiscalità digitale è evidente in questo caso, dove si delineano due operazioni distinte ai fini dell'IVA: quella relativa alla gestione della piattaforma e quella relativa ai pagamenti ai creatori. La sentenza della Corte di Giustizia UE fornisce una base importante per la comprensione e l'applicazione delle norme fiscali in un contesto digitale sempre più complesso e articolato.
Resta da vedere come questo caso influenzerà la regolamentazione e l'applicazione delle norme fiscali sulle piattaforme digitali e quali saranno le implicazioni per i soggetti coinvolti in questo settore in continua evoluzione.
Commenti
Posta un commento