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Nuove regole IVA: opportunità e semplificazioni per le piccole imprese in Europa


Il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva le nuove regole Iva, le piccole imprese potranno approfittare di nuove regole fiscali che promettono di semplificare l’IVA e di rendere più agevoli le attività commerciali in tutta Europa. Grazie a queste novità, le imprese che operano in diversi Paesi europei avranno meno burocrazia da gestire e potranno concentrarsi sul loro sviluppo.


Cosa prevede il nuovo regime transfrontaliero di franchigia?

Con il nuovo regime transfrontaliero di franchigia, le imprese stabilite in un Paese dell'Unione Europea possono scegliere di seguire un regime IVA semplificato per le loro attività in altri Paesi membri. Il requisito principale è che l’impresa abbia un fatturato annuo inferiore agli 85mila euro in ciascun Paese UE dove opera, e non superi i 100mila euro a livello europeo. Questo limite permette alle piccole realtà di mantenere una gestione fiscale snella, senza appesantire l’attività con obblighi complessi.


Vantaggi per chi adotta il regime forfettario

Un altro aspetto interessante riguarda le imprese che seguono il regime forfettario in Italia, un regime che ha già delle agevolazioni fiscali per chi rispetta un limite di fatturato. Ora, per i forfettari, la gestione dell'IVA sarà ancora più semplice: potranno emettere fatture semplificate anche per importi superiori a 100 euro. Questa modifica, benché sembri minima, può rendere le operazioni di contabilità più agevoli e meno macchinose.


E per le imprese italiane che puntano all’estero?

Per le piccole imprese italiane che intendono operare in altri Paesi UE, il regime transfrontaliero rappresenta un’ottima opportunità. Anche loro potranno richiedere l’applicazione del regime di franchigia nei Paesi membri dove sviluppano una parte del loro business. Tuttavia, le regole potrebbero variare da Stato a Stato: per esempio, non tutti richiedono che il titolare sia una persona fisica, come invece è obbligatorio in Italia.


La territorialità dell’IVA e le attività online

Tra le novità, vi è anche un cambiamento importante per chi offre servizi digitali, come eventi in streaming. Adesso, se l’utente che acquista il servizio è un privato, l'IVA sarà applicata nel Paese dove risiede. In pratica, questo vuol dire che il fisco italiano potrebbe non intervenire se il servizio viene venduto a un consumatore straniero, semplificando ulteriormente il processo di tassazione.

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